Lo spettacolo ha circuitato in sestetto, quartetto, trio, ed è tuttora disponibile in duo (voce e chitarra) o trio (voce, chitarra, violoncello). I musicisti che hanno preso parte al progetto sono:

Luisa Cottifogli : voce, percussioni, sequencer
Gabriele Bombardini : chitarre, live electronics
Enrico Guerzoni : violoncello
Franco Naddei : tecnico dei suoni

Gian Luca Beccari : video-installazioni

I musicisti che hanno preso parte al progetto nelle edizioni passate sono:

Gabriele Bombardini (chitarre), Cico Cicognani (basso), Matteo Scaioli (tabla, percussioni), Enrico Guerzoni / Bernardino Penazzi (violoncello), Fabio Tricomi (percussioni e strumenti mediterranei), Simone Zanchini, (fisarmonica), Gian Luca Beccari (video-installazioni).

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  f/matteo Scaioli
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../ aiò nenè

Vengo dal nord ma sono del sud: e' un po' come mi sento io che sono nata sulle Dolomiti (da madre friulana di lingua slava e da padre marchigiano ) ma sono profondamente mediterranea…anzi, un'emigrante continuamente in viaggio.
L'ispirazione di questo progetto nasce infatti dalla tradizione italiana, ma la mia musica risente inevitabilmente di linguaggi appartenenti ad altri paesi. La musica stessa e' comunque qualcosa di vivo in continua trasformazione, capace di farsi comprendere oltre ogni confine culturale e linguistico, di tirare invisibili linee di unione, di arrivare ad ogni essere umano senza mediazioni: e' portatrice di pace.

Il concerto spazia fra vari dialetti d’Italia, con testi di tradizione orale e musica originale di Luisa, la quale trae ispirazione da linguaggi musicali di diversi paesi del mondo.
 Il brano “Aiò Nenè” che dà il titolo al concerto intero nasce dall’espressione che le mamme senegalesi dicono al loro bimbo per tranquillizzarlo o per cantargli una ninnananna. In un certo senso il senegalese, l’arabo, le lingue dell’est e del sud… sono lingue entrate a far parte della nostra cultura grazie alla potente migrazione che ha interessato il nostro paese negli ultimi anni. Per questo accanto a brani di composizione originale vengono citati alcuni pezzi tradizionali arabi, spagnolo-sefarditi, brasiliani.
 Aiò Nenè è l’espressione di questa nuova babele culturale, pur non perdendo mai di vista i forti linguaggi regionali italiani.
Dopo il debutto tenutosi a Vienna nell'estate del 1999 (trasmesso in diretta sulla radio nazionale austriaca ORF), il concerto, in forma multimediale, ha riscosso successo in India durante la tourne' del Jazz Yatra Festival 2000 (Bombay, Pune e Delhi) , in Austria al Linz Fest 2000 e all'Akkordeon Festival 2002 (Vienna), in Svizzera a La canzone donna 2002 (Locarno), negli USA all'EMP Sky Church (Seattl 02) e in festival italiani quali Cassero Jazz 2000, Pavaglione Estate 2000 e 2001, Vocalia 2002, Garda Jazz 03, Da Bach a Bartok 03.

Breve rassegna stampa

"Luisa Cottifogli si è esibita in uno spettacolo fuori dal comune, estendendo la sua voce a limiti inimmaginabili"Roopesh Raj, Pune Times of India

"Luisa Cottifogli e la Band hanno offerto una performance che si può definire con una sola parola:wow!!" Manfred Horak, Jazzzeit, Vienna www.jazzzeit.at

"I vari spunti sono stati incrociati, trasfigurati, e comunque ricondotti a una pronuncia unitaria, a una coerenza timbrica e ritmica. La sua voce, dalle ampie possibilità espressive e impostata secondo una solida sensibilità popolare, è stata ben coadiuvata dai partner" Libero Farnè, MusicaJazz

"La band, in particolare Luisa, ha smosso quei confini preconfezionati…che stanno fra jazz, folk, rock, pop, fusion. La sua performance passa attraverso tutte le barriere con la semplicità del suo fascino universale…ogni singola emozione espressa attraverso il canto è arrivata al pubblico, al di là della lingua per noi incomprensibile" Pune Times of India

"La voce della Cottifogli non ha mai perso la sua stupefacente purezza e precisione, toccando acuti da far temere che un bicchiere potesse rompersi fra le mani di qualcuno fino a scendere a toni alla Louis Armstrong" Dennis Stute, The Sunday Pioneer

"Il viaggio sembra essere…la vera patria di Luisa Cottifogli… Uno spettacolo emozionante, soprattutto nel dialogo fra la figura della vocalist e le immagini che scorrevano alle sue spalle. Una musica profonda e raffinata…ma allo stesso tempo trascinante" Messaggero Veneto

"La voce è veramente incredibile; dotata di una perfetta intonazione e capace di estensioni non certo alla portata di tutti, la Cottifogli si avventura anche in campo elettronico adoperando loop con cui si doppia o crea il tappeto ritmico su cui improvvisare" Furio Solazzi, MiaPavia

"La vocalità della Cottifogli ha spaziato in tutti i generi di musica : valeva veramente la pena scriverne. Ha fuso linguaggi, melodie e stili di tutto il mondo con splendidi risultati… la performance è un gioiello di avanguardia" Musicurry, Indian on-line magazine, www.musicurry.com

" Straordinario CD di una cantante italiana che è destinata ad un sicuro successo negli anni a venire. Luisa Cottifogli ha una voce potente e ben impostata, un orecchio per la vocalità non solo della nativa Italia ma anche per quella di varie parti del mondo … ha una voce ricca di colori, istruita all'opera e alla musica antica ma egualmente a suo agio nello schietto e aggressivo stile popolare …Una grande cantante ha bisogno di una grande band e la Cottifogli ne ha messa insieme una con la quale fare i conti. Tutti insieme gli artisti creano un vortice di musica stilisticamente impossibile da qualificare: a tratti traboccante, pazzoide o devozionale, nello stesso momento jazz, popolare e d'avanguardia.
Le canzoni della Cottifogli sono attentamente costruite su una molteplicità di elementi, pur appartenendo tutte ad un lavoro unitario. Sono un'esplorazione del Mediterraneo che non scade mai nell'ovvio … Luisa è una moderna musicista urbana il cui cuore creativo è seduto di fronte al mare e si affaccia su un mondo di idee, sempre anticipando un altro viaggio verso est, ovest o sud"
Cliff Furnald, RootsWorld USA on-line magazine, www.rootsworld.com

Luisa Cottifogli è una vocalist italiana piena di colori, che ha catturato una meritata attenzione per la sua curiosità nello sperimentare…Questa è un'elegante produzione nella quale la voce conduce l'ascoltatore attraverso vari generi, aprendo finestre su più mondi….gli stili cambiano creando molto effetto, le parti meditative sono rotte da improvvise esplosioni colorate da una mirabile tecnica vocale. Sempre ad un passo dall'improvvisazione…Coinvolgenti provocazioni! Gert-Ove Fridlung, Hallandsposten , Svezia, aprile 03

"…siamo in presenza di un gioiello, un oggetto cesellato da un artigiano raffinato e curioso, che non si accontenta mai delle proprie scoperte, del proprio stile, della propria tecnica, ma cerca di andare ogni volta al di là del traguardo appena raggiunto.
Il filo conduttore è la voce della Cottifogli, che abbiamo avuto modo di apprezzare dal vivo… che in questo cd… segue itinerari differenti, meno sperimentali ma altrettanto colti e sempre agli antipodi della banalità.
Atmosfere di varia natura, dalle acrobazie vocali di "Un'italiana a Bombay" alla sontuosa lamentazione di "Aiò Nenè" che regge una delle ninne nanne più struggenti che abbiamo mai sentite; da "Alamò", tratto da un canto di lavoro siciliano di tonnara, a "Grano", basato su un testo tradizionale abruzzese; da "Guerra", un inno condotto con tecnica essenziale e minimalista contro ogni guerra e contro le motivazioni futili che spingono gli uomini a combattersi, che improvvisamente si impenna in un grido contro la fame di potere, a "Flauti", in cui la voce è usata come uno strumento musicale duttile e polivalente. Insomma, siamo in presenza di un disco che lascia una traccia ben visibile e che non si fa dimenticare, in mezzo a tanti prodotti, anche discreti, che però scorrono via come l'acqua, lasciando un gusto appena percettibile" Gian Luca Barbieri, La Cronaca di Cremona