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Un docu-film di Luisa Cottifogli e Nazareno Storani sul fiume Santerno

English text follows the Italian one

Fiume Santerno, sopra Imola (Bologna).

Sono impegnata da mesi per denunciare lo scempio che è stato fatto lungo il fiume Santerno in alcuni tratti appenninici dallo storico ponte Alidosi di Castel del Rio andando verso valle.

Firma qui la PETIZIONE su Change.org
per il fiume Santerno!

Mi è stato intimato di non utilizzare più la mia qualifica di guardia volontaria in riferimento ai lavori sul fiume Santerno e allora mi sto impegnando come artista per far conoscere attraverso la mia musica, i miei concerti, i miei video questa grave situazione di malgoverno politico e territoriale, attraverso tutti i mezzi di comunicazione e il passaparola. Questo il video realizzato assieme a Nazareno Storani, la musica è tratta dal mio ultimo lavoro discografico “Come un albero d’inverno” (Visage Music 2017: “Buonanotte Eolo” di Gianni Pirollo e “Permafrost” di Luisa Cottifogli).

 

Durante un normale sopralluogo sul fiume Santerno come guardia volontaria, ho scoperto che gli operai di una ditta lombarda che commercia in legname e cippato si stavano apprestando ad iniziare lavori di abbattimento alberi.
Dall’alto del ponte ho seguito i lavori dal primo giorno, filmando e fotografando. Poi ho studiato tutti gli atti, le conferenze dei servizi, la concessione, il progetto esecutivo, i rapporti tecnici dei sopralluoghi.

Senza avvertire la cittadinanza, senza alcuna indicazione di cantiere, gli operai hanno iniziato i lavori sul fiume espiantando con un escavatore due alberi con le radici ben salde al terreno, procedendo poi con un taglio raso, in continua violazione di norme forestali e di sicurezza sul lavoro (tra l’altro i primi giorni senza indossare caschetti e dispositivi anti-taglio): la distruzione della biodiversità e del panorama del fiume Santerno, un tratto di fiume ancora pulito, con acque limpide nelle quali si può praticare esclusivamente pesca no-kill.

Perchè ARPAE (Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente Energia Emilia-Romagna) ha prescritto, sul territorio che va da Castel del Rio a Borgo Tossignano, un’intensificazione del taglio portandolo dal 40 all’ 80%? E quali sono i criteri “selettivi”?

La ditta alla quale sono state affidate tutte le operazioni senza passare da una gara di appalto è Fluvial Forest di Codogno (Lodi), fondata nel 2017 con 1000 euro di capitale sociale depositato, alla quale la Regione Emilia-Romagna ha già affidato lavori lungo i fiumi romagnoli Senio, Lamone, Ronco, Montone. E ora un lavoro di taglio non a fini idraulici, come specificato proprio sul nullaosta idraulico in calce alla concessione.
MA ALLORA A CHE FINI VIENE SVOLTO QUESTO TAGLIO SELVAGGIO?

Per tale lavoro la ditta paga alla regione (ARPAE) una tassa di concessione di circa 5000 euro, per portarsi a casa cippato e legna ricavati da circa 50 ettari di terreno del demanio fluviale che interessa quattro comuni, pari ad un valore che può andare dai 200mila ai 500mila euro (valore della legna a partire da alberi “in piedi” o come “bene finito”)!
Sembra piuttosto una cessione arbitraria di legname pubblico a privato, in assenza di asta pubblica

In seguito alla nostra segnalazione i primi a fare un sopralluogo sono stati gli agenti della Polizia Provinciale di Imola, seguiti dai Carabinieri di Castel del Rio che hanno messo sotto sequestro una roulotte della ditta con targa radiata dal PRA  e segnalato il cantiere a Forestali e NIL.
La Forestale di Imola e la ASL sono arrivate a fare sopralluoghi settimane dopo, ma nessuno ha mai posto sotto sequestro il cantiere.
La Soprintendenza di Bologna ha pubblicato una lettera in risposta a GEOLAB e ai numerosi cittadini che lamentavano le operazioni invasive di taglio e dissesto delle rive, ed ha auspicato una verifica sui lavori da parte degli enti competenti, ribadendo che tali opere dovevano garantire il libero deflusso delle acque senza comportare “alterazioni permanenti della visione d’insieme della morfologia del corso d’acqua”.

Ma ora le alterazioni si vedono e sono pesanti.
Cingoli e ruote hanno solcato e smosso la terra, compromettendo la stabilità delle rive: se ora venisse una piena questa porterebbe a valle con sé terra franata e legname abbandonato alla rinfusa lungo il fiume.
Ma come, questi non dovevano essere lavori di manutenzione e messa in sicurezza del Santerno? Inoltre le alterazioni riguardano il sottobosco e tutti gli animali che vi abitano (dai mammiferi agli uccelli, dai sauridi e rettili agli anfibi, per non contare tutta la splendida varietà di insetti), riguardano la biodiversità di pioppi bianchi e neri, ontani, frassini, noccioli, ligustri, cornioli…

Il 1°marzo, scaduta la concessione, la ditta se n’è andata senza ripristinare le rive come previsto, lasciando dietro di sé un territorio devastato.

Pertanto chiedo che:

– questi scempi non vengano più permessi
– si faccia luce su tutti gli illeciti commessi da chi ha svolto e da chi ha  autorizzato tali lavori
– vengano al più presto ripristinate le rive distrutte

Ero presente come rappresentante (uditore) di Legambiente all’ultima conferenza dei servizi svoltasi ad aprile sul  fiume Santerno con tecnici di Arpae, della ditta, responsabili del parco Vena del Gesso, amministratori e tecnici dei comuni interessati. Pare che sempre la stessa ditta abbia richiesto di continuare i lavori sul Santerno. Siamo allarmati! 

La raccolta firme sul fiume Santerno continua: porterò le firme di questa petizione al ministro Costa, ai politici della regione Emilia-Romagna e ai vertici di ARPAE.

 

Flash mob del 17 marzo 2019 sul Santerno

Un articolo di Valerio Zanotti su Leggilanotizia.

Altro interessante articolo di Virna Gioiellieri sul flash mob che ho mobilitato a marzo sul fiume

 

English version

Santerno river, above Imola (Bologna, Emilia-Romagna).

I have been busy for months to denounce the destruction that has been done along the Santerno river in some Apennine stretches from the historic Alidosi bridge of Castel del Rio going towards the valley.

Sign the PETITION here on Change.org
for the fiume Santerno (Santerno river)!

I was told not to use my qualification as a voluntary guard with reference to the works on Santerno river, then I decided to go on as an artist to spread through my music, my concerts, my videos and through all means of communication this terrible situation of political and territorial misgovernment.

This video was made together with Nazareno Storani, the music is taken from my last album “Come un albero d’inverno” (Visage Music 2017: “Buonanotte Eolo” by Gianni Pirollo and “Permafrost” by Luisa Cottifogli).

 

2 Comment

  1. Cara Luisa, sono molto dispiaciuto di quello che sta avvenendo, anche da noi succede più o meno la stessa cosa, senza che nessuno intervenga. in particolare continua la cementificazione.
    Naturalmente i politici si fanno belli e dicono che sono per la salvaguardia dell’ambiente, ma non è così!!!!
    Mi è dispiaciuto non essere presente a Loano il 24. Sappi che in me trovi un amico che capisce.
    Ciao e continua così. Mario Collino “prezzemolo”, menbro di Pronatura Cuneo.

  2. Caro Mario, grazie, non sapevo fossi un socio di Pronatura, ma hai anche tu il decreto come guardia giurata? Qui si cerca di diffondere, far conoscere alla gente, intanto sul territorio da pochi giorni le associazioni di Legambiente, Panda Imola (wwf) e altre di cittadini che si stanno muovendo da anni hanno ottenuto un successo: il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Hera e della regione al TAR contro l’ampliamento della discarica. Cioè il Consiglio di Stato ha dato ragione ai cittadini che vogliono in pratica la chiusura della discarica che è stato dimostrato essere inquinante delle falde, vendicando tutte le persone che si sono ammalate di tumore e sono tante nella cittadina di Imola. Un bel fermo alle politiche falsamente ecologiche della nostra regione e alla mentalità dilagante ai suoi vertici. Io non desisto e anzi proseguo ancora più convinta in questa lotta, e la cosa più difficile è sconfiggere il muro di omertà e i pregiudizi degli abitanti della valle ai quali viene fatto credere che certi lavori sono di pulizia e manutenzione del fiume e che le autorità regionali hanno sempre ragione. NON E’ COSì e i responsabili vanno smascherati, anche se si rimbalza spesso su muri di gomma. Un abbraccione Mario, stai bene <3

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