News

La Romagna di Rumì a IN MEZZO SCORRE IL FIUME

In una Romagna appenninica di confine, a Sassoleone mercoledì 12 agosto alle ore 21:00, torna Rumì, lo spettacolo di Luisa Cottifogli che aveva incantato il pubblico di ERF – Emilia Romagna Festival lo scorso anno di fronte alla suggestiva chiesa di San Francesco a Mordano (Imola), sulla cui facciata l’artista visivo Andrea Bernabini aveva proiettato il suo video-mapping.

Rumì a Mordano per ERF, 7 agosto 2019 (foto Alina Renditisio)

L’anno precedente le video installazioni erano state proiettate da Bernabini sull’architettura palladiana di Villa Trissino, inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, a Meledo di Sarego (Vicenza). Il concerto di Luisa Cottifogli e Gabriele Bombardini, inserito all’interno del cartellone del festival veneto “Postounico”, è stato un doppio spettacolo per ambientazione e riuscita artistica.

L’anno prima ancora Rumì è approdato alla suggestiva Arena delle Balle di Paglia di Cotignola (Ravenna), un luogo dove ci piace pensare che il viandante sia veramente arrivato a piedi durante il suo migrare sulle strade della bassa.
E ha passato il mare per arrivare in un luogo incredibile della Sardegna: la Grotta del Bue Marino per il festival Cala Gonone Jazz, dove le pareti calcaree dell’antro sono divenute eccezionalmente uno schermo e la risacca marina una continua colonna sonora in sottofondo.

Rumì in Sardegna, nella grotta del Bue Marino per Cala Gonone Jazz

Ora Rumì arriverà nella piazza del Leone a Sassoleone, sull’Appennino tosco-romagnolo, in un territorio nel quale culturalmente la Romagna persiste, seppure geograficamente sotto la città metropolitana di Bologna, a 6 chilometri dal confine con la Toscana.
Qui il dialetto è ancora romagnolo, con qualche termine toscano, e si cucina ancora la piadina, sebbene in una variante più “spessa” rispetto a quella della “piada” che si mangia andando verso Ravenna o Forlì.

In piazza del Leone Bernabini mapperà la facciata dietro le spalle dei musicisti, trasformando Sassoleone in un suggestivo palcoscenico dove tradizione e contemporaneità si incroceranno per dar vita ad un viaggio immaginario dietro i passi del Romeo di Santa Maria.
‘E Rumì d’ Santa Mareja, così la gente nella Romagna di fine ‘800 chiamava questo viandante che percorreva le strade della bassa, cantilenando un’orazione alla Madonna sulla soglia delle case o nelle piazze del mercato, portando la sua benedizione in cambio di cibo o di qualche spicciolo.

Rumì alle ville venete: Villa Trissino (Vicenza)

Il mondo visto attraverso gli occhi di un’anima semplice e vagabonda è un mutare continuo di colori, di paesaggi, di stagioni. Un luogo incantato fatto di suoni della natura e degli animali, trasfigurato da antiche usanze e leggende degli esseri umani. Rumì è la metafora del viaggio come scoperta dei territori sconfinati dell’anima.

I testi dei brani di Rumì, in dialetto romagnolo, sono tratti dal repertorio poetico dei primi del ‘900 e da un repertorio tradizionale di ninnananne, filastrocche, dirindine, canti di lavoro che Luisa ha conosciuto grazie all’opera etnomusicologico-letteraria di Giuseppe Bellosi.

Nomination al “Premio Tenco” tra i migliori album dell’anno, il disco “Rumì” è uscito nel 2006 per Forrest Hill Records con la preziosa collaborazione di Leo Z (Leonardo De Bernardini), assieme a Mauro Malavasi, Serse Mai, Filippo Zecchini, e di strumentisti del calibro di Gavino Murgia, Francesco Sotgiu, Fabio Tricomi, Bruno Farinelli, Matteo Scaioli, Angie Passarella.

L’opera è stata insignita del “Premio Imola in Musica” con la seguente motivazione: “la scelta è caduta su LUISA COTTIFOGLI per il progetto e il cd RUMI’ per lo stile, l’intelligenza, la modestia e la coerenza con cui i testi e il dialetto di Romagna sono stati trasposti in un progetto musicale moderno e contemporaneo, arricchito da grande professionalità e ricercatezza”.

Rumì all’Arena delle Balle di Paglia (Cotignola), foto di Mario Sabbatani

Lo spettacolo è inserito nel cartellone di IN MEZZO SCORRE IL FIUME, percorsi fra musica e natura, festival itinerante fra valli del Santerno e del Silllaro.

Il festival a sua volta fa parte del cartellone di Bologna Estate 2020 (promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica) ed è realizzato anche grazie al sostegno della Proloco di Sassoleone e della BCC (Credito Cooperativo  Ravennate, Forlivese e Imolese).

L’evento è gratuito ad accesso limitato con prenotazione a:

email: inmezzoscorreilfiume2020@gmail.com
o al numero di telefono 340-0660043 (dal lun. al ven. dalle 10:00 alle 20:00).

Rumì a Mordano, facciata della pieve di San Francesco (foto Alina Renditisio)

Rispondi